Effetto fotoelettrico
Nel 1900 il fisico tedesco Lenard, continuando gli esperimenti di Hertz, dimostrò come un metallo investito da radiazione ultravioletta emette elettroni. In accordo con la fisica classica, quando la radiazione incide sul metallo gli elettroni vengono investiti da un campo elettrico alternato che li porta ad oscillare. Quando l’oscillazione diventa abbastanza intensa, l’elettrone schizza fuori dal metallo. La quantità minima di energia necessaria per estrarre un elettrone dal metallo è detta lavoro di estrazione (indicato con
La spiegazione del fenomeno si deve ad Einstein. Egli, riprendendo l’idea di Plank, ipotizzò che le onde elettromagnetiche fossero costituite da piccole unità energetiche che ora indichiamo col termine di “fotoni”, la cui energia
dove
Da questa considerazione è immediato riconoscere come il lavoro di estrazione
Questo video mostra la capacità della luce ultravioletta di espellere elettroni dalla superficie di un conduttore in modo estremamente rapido.
I due video che seguono riprendono di nuovo il fenomeno in maggiore dettaglio ed introducono la relazione di Einstein:
Ed infine ecco un esercizio preso dall’esame di stato